Ivo era il tipico uomo che non si accontenta mai di ciò che ha, ogni volta che stava con una donna finiva con il desiderarne un'altra e così via a quella successiva. Molti amici avevano cercato di farlo desistere da questo suo animo donnaiolo, tra questi Luigi che una sera, davanti a un narghilè fumante, gli aveva confessato <<guarda che prima o poi ti beccano, non puoi fare così. Le donne sono sempre un passo avanti a noi! a questa cosa ti ci devi rassegnare!>>. Ivo però aveva come sempre fatto spallucce mentre aspirava il fumo denso al profumo di menta e lime.
Come però si sa, tutti i nodi vengono al pettine, avere amante e fidanzata in due scuole che distano meno di tre chilometri l'una dall'altra diventa un problema: quel giorno Ivo era come sempre uscito mano nella mano con Beatrice dirigendosi verso la fermata dell'autobus. Lì aspettava anche Luigi, che aveva però notato in lontananza Tania, l'amante dell'amico in quel periodo, passare esattamente in quel momento dalla fermata. Immediatamente aveva cercato di avvisare telefonicamente Ivo, che ovviamente, aveva il telefono impostato in modalità non disturbare. Conscio del possibile disastro Luigi era corso incontro a Tania <<ciao Ta, come va? hai perso anche tu il bus?>> aveva esordito cercando di mantenere un atteggiamento disinvolto, ma si sa che le donne hanno un intuito superiore e di conseguenza il volto della ragazza si era subito stranito <<quanta fretta Luigi, passavo solo di qua perché devo portare delle cose a mia madre in negozio, è quello lì dietro la rotonda>> aveva detto indicando. Esattamente in quel momento, il fato punitore dei fedifraghi, aveva fatto si che sbucassero Ivo e Beatrice mano nella mano, gli occhi di Tania avevano subito scorto la coppia. << BIBBO!>> aveva esclamato Luigi mentre si portava le mani al volto, non aveva mai visto nessuna donna scattare con tanta ferocia e velocità verso un obbiettivo e aveva intuito subito che era ormai troppo tardi per poter salvare l'amico; tanto valeva godersi la scena "dagli spalti".
Seguirono minuti interminabili di urla prima della sola Tania, poi di Beatrice, che infine culminarono in schiaffi e botte, non tra le due tradite, ma solamente contro il giovane traditore.
Due ore più tardi i due amici erano a casa di Ivo che aveva cinque dita rosse stampate su entrambe le guance, gli stinchi doloranti e i testicoli indolenziti. <<ma perché non ti sei difeso? capisco tutto ma ti hanno gonfiato come un materassino da spiaggia!!>> aveva detto Luigi porgendogli un sacchetto di pisellini surgelati da mettere sulla zona inguinale. <<nah...non ce la faccio proprio a toccare una donna con indole violenta! vorrà dire che ho un'ottima scusa per stare a casa da scuola!>> aveva detto Ivo buttandola sul ridere come suo solito, nella mano destra però aveva il telefono operativo aperto su una chat con una certa Michela.
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